Il mio blog è fermo da mesi e con lui i miei Post del comodino dove segnalavo i libri più interessanti del mese o, siccome ero sempre in ritardo, più spesso del trimestre. Dateci comunque un’occhiata, se siete in cerca di ispirazione: molti suggerimenti sono ancora valido, soprattutto quelli per i bambini.
Però, ora che con questo sito ho una casa nuova dove pubblicare tutto quello che scrivo e ora che ho visto il bel lavoro che sta facendo Mafe con le sue segnalazioni, mi è tornata voglia di fare un po’ di ordine tra le pile di libri che mi circondano e di suggerire qualche titolo, tre per categoria. Nel frattempo, come da foto, i libri hanno raggiunto la scrivania, perché sul comodino non ci stavano più. Comunque, ecco i miei primi consigli, come regalo di Natale o come volete voi.
I 3 libri per i gattari
Decine di titoli: ormai se non metti un gatto nel tuo libro, non sei nessuno. Ovviamente, sono d’accordo.
I 3 libri per l’anima
Curano lo spirito, allontanano i pensieri o almeno ci provano, liberano le emozioni.
le nuvole furono scrittura/la nostra voce un nodo sciolto/noi da una parte, da un’altra parte il cielo.
Chi mi segue lo sa: Pierluigi Cappello per me è il poeta contemporaneo, punto. Ora ci regala una raccolta altissima, cesellata di liriche degli ultimi sei anni. Se storcete il naso per la prefazione di Jovanotti: pare gliel’abbia chiesta proprio Cappello.
Della Strout ho amato tutto incondizionatamente: pure la serie tv tratta dal capolavoro Olive Kitteridge. Mi chiamo Lucy Barton però è qualcosa di diverso ancora: la sua scrittura, già rigorosa, pulita, asciutta, si fa ancora più precisa, ancora più nitida e taglia come una lama. Sorprendente e intenso; se potete, però, leggetelo in originale.
Riparare i viventi è stato probabilmente il libro che ho amato di più lo scorso anno. Almeno uno dei. Come faccio spesso, sono andata a ritroso nella produzione di Maylis de Kerangal e ho divorato Nascita di un ponte. Scritto nel suo stile inconfondibile, denso, ricco ed immaginifico, ma di precisione chirurgica, non mi ha deluso, anzi. Mi ha regalato una metafora potente e almeno due storie indimenticabili. Ora sul comodino c’è il suo Lampedusa.
I 3 libri per chi ride con il cervello
Perché spesso quando si parla di libri che “fanno ridere” si pensa a cosucce imbarazzanti. Ecco, qui no.
Amo Piersandro, si sa. Qui: personaggi che non si dimenticano, la chimica e la ricerca scientifica in Italia raccontate for dummies ma sempre con cuore e testa. Una bella storia dove gli excursus comici non spezzano, ma aprono ulteriore respiro. Molto consigliato se amate le letture leggere, dove leggero non è sinonimo di sciatto o banale (la memoria va alla leggerezza calvininana), vi piace il bell’italiano ben scritto e i personaggi ben tratteggiati. E fa ridere, sì.
Niven, sempre e comunque, a scatola chiusa. Pochi mi fanno ridere come lui. Confesso, ancora non l’ho letto, ma la storia de Le solite sospette, queste vecchiette terribili che vogliono fare una rapina per scongiurare l’ospizio e fuggire in Costa Azzurra promette benissimo.
Fa molto ridere, è molto ben scritto, è molto veritiero. Se avete un’amica in zona menopausa dotata di sense of humour (lo spero per voi), è il regalo perfetto.