I 3 libri per pensare
D’accordo, quasi tutti i libri aiutano a pensare. Questi, però, un po’ di più.
I 3 libri per chi ama il cibo
Lo so: il cibo è ormai un’ossessione, ma continua a piacermi tanto. E non sono la sola.
Un’enciclopedia, bella e molto completa, che analizza le proprietà di ogni alimento e le migliori combinazioni dei gusti. Con molti livelli di lettura: adatta sia a chi non ha la minima idea dell’abbinamento dei sapori che a chi è già bravino, ma vuole migliorare. E poi quel titolo così bello: La grammatica dei sapori. Non c’è altro da aggiungere.
Tra le decine di libri che suggeriscono come mangiare, scelgo questo di Valter Longo perché strilla le parole magiche: longevità e digiuno (ma il digiuno lo “mima” solo, eh: tranquilli!). Confesso: cucino e scelgo materie prime fresche e di stagione, ma amo troppo il cibo e il vino per seguire un regime alimentare davvero sano. Questo però sembra fattibile: magari, a gennaio…
Altro che quel super celebrato ma sopravvalutato L’eleganza del riccio; è questo il vero capolavoro della Barbery, che recupero qui perché, se non l’avete ancora letto o fatto leggere, dovete. Uno chef in punto di morte cerca il sapore assoluto, tra ricordi e sinestesie olfattive e gustative. Piccolo e perfetto.
I 3 libri per chi lavora nell’internet
No, il mio non ve lo suggerisco, però datemi retta – consigli per gli acquisti – è un bellissimo regalo per chi scrive online, per chi vorrebbe farlo, per chi vorrebbe capire qualcosa di più dei social, per chi ne sa già ma vorrebbe diventare più bravo e consapevole – fine.
Vera Gheno è bravissima, fa un lavoro bellissimo che le invidio molto (all’Accademia della Crusca, dove fra l’altro cura i social media) e ha scritto un libro non solo utile, ma anche bello da leggere e pieno di buon senso. Serve a tutti, nessuno si senta escluso.
Da una (brava) ricercatrice, un libro chiaro e completo per capire cos’è, come si forma e come controllare La reputazione. Non solo online, attenzione; perché non è che la reputazione l’abbia inventata la rete, eh. Ma oggi è ancora più vero che “Non esistiamo al di fuori di ciò che si dice di noi”.
Walter Quattrociocchi è stato probabilmente l’uomo più intervistato d’Italia dopo l’elezione di Trump e il No al referendum; a ragione, perché sono anni che si occupa di confirmation bias e notizie false. Se aggiungete che la parola dell’anno, per l’Oxford English Dictionary, è “post-truth“, direi che dovreste proprio leggerlo o regalarlo.
I 5 libri per i ragazzi
Fascia di età: 8-12, che è quella prediletta dalla mia fanciulla, vorace lettrice. Perché qui 5 libri e non 3? Perché è una vorace lettrice, l’ho detto? Abbiamo libri anche nei cassetti dei calzini, grazie.
Bonus: i 3 libri per chi ama il mare
Dice perché, ma cosa c’entra adesso il mare. C’entra sempre, è passato il solstizio d’inverno, quindi nella mia testa è virtualmente estate (o almeno primavera) e poi il mare mi manca sempre tanto.
Mutis è uno di quegli autori per cui vi direi: leggete quello che volete, va sempre bene. Se però non lo conoscete per nulla (vi invidio), partite da questo immenso Trittico. E magari ascoltate Smisurata preghiera di De André, ispirata proprio alle avventure del Gabbiere di Mutis.
Come per Mutis: non conoscete Francesco Biamonti? Leggetelo tutto. Suggerisco Vento largo in particolare perché l’ho amato forse un po’ di più. Parla, con il suo stile inconfondibile, anche di valichi, di confini, di clandestini. Lirico e impalpabile, ma attuale in un modo che quasi spaventa.
Il mare ce l’ha nel titolo, nel cuore, nello sguardo, che è lo stesso di Paolo Conte quando pensava a Genova, ma con una sensibilità diversa, impregnata di attualità. Per ricordare Gianmaria Testa, uno dei tanti grandi che ci hanno lasciato quest’anno.
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